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 Collettivo Scalcerle

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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMar Gen 22, 2008 2:00 am

Unknown ha scritto:
red_dreamer ha scritto:
x le rivendicazioni politiche il collettivo non riesce a sostenerle e degenera....soprattutto manca di progettualità xk è troppo eterogeneo
l'eterogeneità è la bellezza del collettivo e lo colloca sugli altari rispetto a tutto il resto.
Ecco ecco il concetto che volevo esprimere ma che non mi veniva
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMar Gen 22, 2008 12:59 pm

ma x carità....siete destinati a soccombere con una formazione del genere....il collettivo non può vincere le battaglie ma perderle
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMar Gen 22, 2008 1:12 pm

gerarchia non corrisponde al verticismo esasperato ma è una forma di organizzazione cmq democratica e rappresentativa.

poi se uno vuole fare il collettivo ben venga, ma non può assolutamente affrontare alcuna seria mobilitazione contro alcuna tematica, invece è utile nella sensibilizzazione ad un tema ma non riesce a darne risposta...olleva le questioni ma x sua natura è inevitabilmente destinato ad impodere x ingerenze esterne, mancate condivisioni e deficit democratici

tanto x essere chiari un collettivo non può dare soluzioni concrete agli studenti sugli "esami di riparazione" ma può sollevare la discussione sul tema, ma non sarà mai in grado di farne un'analisi seria

con questo non voglio dire k il collettivo è una cacca, solo k non può intraprendere percorsi vertenziali e rivendicativi efficaci, xk non è il compito del collettivo

se il limite è superato o si pecca di superbia lì muore il collettivo
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMar Gen 22, 2008 7:30 pm

Non sono per niente d'accordo, cioè, penso che dal momento che si è sollevata una discussione sia molto più semplice trasformarla in un' analisi seria in una situazione di parità, che gerarchia voglia dire verticismo, organizzazione o altro.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMer Gen 23, 2008 1:08 am

red_dreamer ha scritto:
gerarchia non corrisponde al verticismo esasperato ma è una forma di organizzazione cmq democratica e rappresentativa.
Mmm non sentivo nostalgia dei soviet.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeLun Gen 28, 2008 11:40 am

il giorno in cui vedrò un collettivo funzionare a dovere sarà il giorno in cui mi farò esplodere un fuoco d'artificio sulle palle

un collettivo NON può fare politica ma solo sensibilizzazione....e se la nostalgia è quella del 68 (in realtà anni 70) ogni collettivo era di qualche formazione come LOTTA CONTINUA,POTERE OPERAIO, AUTONOMIA OPERAIA....questi ultimi due sono quelli purtroppo rimasti in vita più tempo e sono sfociati nel brigatismo....uao avete scelto la formazione più solida....
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeLun Gen 28, 2008 4:02 pm

red_dreamer ha scritto:
il giorno in cui vedrò un collettivo funzionare a dovere sarà il giorno in cui mi farò esplodere un fuoco d'artificio sulle palle

un collettivo NON può fare politica ma solo sensibilizzazione.....

ah perchè quelle pseudo organizzazioni che hai citato la fanno?
Facile, facilissimo passare da un serio confronto di opinioni all'estremismo e ad atti che giustificherebbero non una ma centomila manganellate.
Si beh sbagliavo a dire che non si sapeva niente del passato, qua si riprende alla pefezione Lenin:

"Per impedire alle masse di fermarsi a obiettivi di carattere sindacale occorre affidare la rivoluzione a rivoluzionari di professione totalmente dediti alla causa e che tengano semrpe le redini del movimento"

"non avrei esitazione a far morire 1000 bambini soldato purchè altri centomila nascano liberi"

E poi....... ?

Liberata la russia con migliaia di morti ha perso alle elezioni in favore della social democrazia.

Si è fatto da parte? NO.

Il meccanismo è lo stesso, la politica dovrebbe assumere il modo di agire di un collettivo altrimenti ognuno che riuscira ad andare al potere con il motto "chi non è con me è contro di me" scontenterà semrpe "gli altri".

Se accadesse, se una di quelle organizzazioni prendesse il potere in italia visto il modus operandi anti libertà che hanno sarei schierato strenuamente CONTRO.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMar Gen 29, 2008 10:44 am

la questione non era sul bolscevismo ma di fatto i colletivi politici sono sempre stati legati a delle organizzazioni di riferimento e devo dire k lotta continua si è sciolta (se non erro nel 76 o addirittura nel 74-75) prprio prima di naufragare nella lotta armata, cosa invece non accaduta x autonomia operaia, il cui passato a padova fu ereditato dal cpo gramigna e dal cso pedro....non a caso quei simpaticoni del pedro invitano molto spesso quel porco di toni negri a fare conferenze...

toni negri verso la fine degli anni 70 invitava i giovani a compiere attentati ed azioni violente senza mai sporcarsi le mani......

il collettivo politicamente degenra xk non è sorretto da basi k lo aiutino a sostenere efficaci lotte, tant'è vero k i collettvi si disfano e si fanno con molta discontinuità x mancanza di ricambio generazionale...

il collettivo è diverso x esempio dalla comune (di parigi) dove i legislatori potevano essere destituiti immediatamente dal popolo quando questi non seguivano il mandato del popolo....così sarebbe più comprensibile ma k la politica funzioni come un collettivo è impossibile e implosivo al massimo....
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMar Gen 29, 2008 1:29 pm

red_dreamer ha scritto:
l il cui passato a padova fu ereditato dal cpo gramigna e dal cso pedro.....

Mi citi proprio due *****e di strutture.

Mancava la gente competente, però vedi, anche nel topic di berlusconi, ci ergiamo a difensori del volgo però il volgo fa disastri.
C'è molta ignoranza, poca cultura specie politica e queste sono le conseguenze.
Fallo te un collettivo di gente competente e vedrai che non ci sarà bisogno di stronzate come l'affiliazione a un'organizzazione o similari.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMer Gen 30, 2008 12:09 pm

no grazie lol! lol! lol! ih ih ih l'esempio di pedro e gramigna non erano a caso....la politica deve essere affrontata da quadri efficienti e ben formati altrimenti è un sonoro k.o. all'insegna dell'estremismo, slogan vuoti di contenuti ma ricchi di imbecillità, ribadisco, per questo il collettivo non può funzionare...vi sono altre strutture democratiche meglio organizzate e funzionali x un percosrso serio e produttivo
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMer Gen 30, 2008 2:09 pm

Unknown ha scritto:
red_dreamer ha scritto:
l il cui passato a padova fu ereditato dal cpo gramigna e dal cso pedro.....

Fallo te un collettivo di gente competente e vedrai che non ci sarà bisogno di stronzate come l'affiliazione a un'organizzazione o similari.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMer Gen 30, 2008 11:27 pm

red_dreamer ha scritto:
la questione non era sul bolscevismo ma di fatto i colletivi politici sono sempre stati legati a delle organizzazioni di riferimento e devo dire k lotta continua si è sciolta (se non erro nel 76 o addirittura nel 74-75) prprio prima di naufragare nella lotta armata, cosa invece non accaduta x autonomia operaia, il cui passato a padova fu ereditato dal cpo gramigna e dal cso pedro....non a caso quei simpaticoni del pedro invitano molto spesso quel porco di toni negri a fare conferenze...

toni negri verso la fine degli anni 70 invitava i giovani a compiere attentati ed azioni violente senza mai sporcarsi le mani......

il collettivo politicamente degenra xk non è sorretto da basi k lo aiutino a sostenere efficaci lotte, tant'è vero k i collettvi si disfano e si fanno con molta discontinuità x mancanza di ricambio generazionale...

il collettivo è diverso x esempio dalla comune (di parigi) dove i legislatori potevano essere destituiti immediatamente dal popolo quando questi non seguivano il mandato del popolo....così sarebbe più comprensibile ma k la politica funzioni come un collettivo è impossibile e implosivo al massimo....

non ho la stessa opinioni sul Pedro e sul Gramigna...e nemmeno su Toni Negri...bah
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeGio Gen 31, 2008 2:31 pm

JamTripper ha scritto:

non ho la stessa opinioni sul Pedro e sul Gramigna...e nemmeno su Toni Negri...bah

Se mi dici perchè sarò lieto di prendere in esame il tuo intervento.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeDom Feb 03, 2008 5:26 pm

perchè si sta facendo di un erba un fascio.......cosa che è caratteristica delle varie FN e AN...
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeDom Feb 03, 2008 5:27 pm

perchè si sta facendo di un erba un fascio.......cosa che è caratteristica delle varie FN e AN...
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeDom Feb 03, 2008 11:07 pm

JamTripper ha scritto:
perchè si sta facendo di un erba un fascio.......cosa che è caratteristica delle varie FN e AN...
E in cosa consistono le eccezioni?
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeGio Feb 07, 2008 6:38 pm

non osare mai più paragonarmi ad AN o FN..........piuttosto illuminami d'immenso su cosa pensi di toni negri...o ti vergogni? sai c'è una cosa chiamata storia k ti consiglierei di approfondire.....un terrorista come toni negri si merita il carcere duro a vita....

pedro e gramigna in cos'è k funzionano? il pedro è già bello bello sotto controllo dei verdi x cui.....

aggiornati porca puttana k il gramigna è indagato per attività sovversiva e nel loro sito hanno pubblicato un comunicato firmato "militanti per la costituzione del partito comunista politico-militare"....prima di tentare di smentirmi vai sul loro sito www.cpogramigna.org e leggi "militanti comunisti"....

è una vergogna.......
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeGio Feb 07, 2008 10:21 pm

non osare mai più? ma va beh uno che usa questa frase mi farebbe osare nuovamente....bah....

tu mi vuoi insegnare storia? bene allora per favore parliamo di storia oggettiva non della storia che ti fa comodo a te, Toni Negri non è un brigatista , forse ti è sfuggito che è stato prosciolto anni e anni fa dall'accusa di essere un brigatista o di avere a che fare con quel movimento. Toni Negri è un ribelle che ha cercato di lottare contro uno stato marcio sin da quel tempo. Negri è in Italia ha scontato mi pare la sua pena e di certo ha molta più esperienza e sapere di quattro coglioni che sparlano di lui solo per sentito dire...sei proprio come quelli che al tempo lo accusarono di essere un brigatista solo perchè faceva comodo eticchetare qualcuno come terrorista, sei come loro un accusatore che si basa su accuse infondate....perchè tutte le accuse lo riguardavano erano infondate, erano solo merda gratuita chiaro? questo non è discutibile, non è una cosa oggettiva...punto. Vorrei proprio sapere cosa sai di Toni Negri se ci hai mai parlato assieme...se hai mai letto un suo libro...

vorrei sapere perchè per colpa tua devo incazzarmi e rispondere in un modo cosi incazzoso...

non potete omologare tutte le persone che prendono parte al Gramigna e al pedro come teste di cazzo, la maggioranza non è la totalità e certamente non è il Graimigna un covo di persone anti stato, io cercherei di più a roma...

conconrdo....è una vergogna......................
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeVen Feb 08, 2008 1:14 am

JamTripper ha scritto:
non osare mai più? ma va beh uno che usa questa frase mi farebbe osare nuovamente....bah....
Vorrei proprio sapere cosa sai di Toni Negri se ci hai mai parlato assieme...se hai mai letto un suo libro...
.

Toni Negri (all'anagrafe Antonio Negri; Padova, 1 agosto 1933) è un politico e filosofo italiano marxista.

Fu tra i fondatori di Potere Operaio nel 1969 e quindi uno dei leader di Autonomia Operaia. Accusato nel 1979 di essere la mente occulta dietro al rapimento e all'assassinio di Aldo Moro, avvenuto nel 1978, Negri fu successivamente scagionato da ogni accusa di legame con le Brigate Rosse che avevano realizzato il sequestro. Egli fu tuttavia condannato a una lunga pena detentiva in una controversa vicenda giudiziaria per "associazione sovversiva contro lo Stato". Negri scelse la fuga in Francia e insegnò all'Università di Paris VIII e al Collegio Internazionale di Filosofia, ove erano docenti Jacques Derrida, Michel Foucault e Gilles Deleuze.

Nel 1997 è rientrato volontariamente in Italia per finire di scontare la sua pena. Attualmente vive a Venezia.

Noto in Italia per la sua attività politica, Negri ha acquisito notorietà internazionale nei primi anni 2000 grazie al libro Impero, scritto con l'ex allievo Michael Hardt, divenuto uno dei manifesti del movimento no global. Nato a Padova, divenne insegnante di filosofia politica presso l'università della sua città.

Biografia

Perse il padre (fondatore del partito comunista di Padova) nel giugno del 1936, e il fratello nell'inverno del 1943 nella regione dell'Isonzo.

Brillante studente sin dalla gioventù, dopo la maturità si iscrisse al corso di laurea in filosofia dell'Università di Padova, inserito negli ambienti della goliardia; diresse fra l'altro il giornale universitario Bò, dal nome del palazzo dell'ateneo. Incontrò la politica per la prima volta in parrocchia: grazie ad Antonio Sartorato; ed entrò nella Gioventù Italiana Azione Cattolica (GIAC). Negri divenne dirigente dell'Azione Cattolica, di cui facevano parte anche Vincenzo Scotti e Gianni Vattimo. Ottenne in quel periodo il plauso dell'allora giovane deputato veneto Mariano Rumor[citazione necessaria].

Dopo essere stato escluso dalla GIAC, si trasferì in Sicilia a lavorare con il sociologo Danilo Dolci, ma mise fine all'esperienza dopo aver ricevuto un foglio di via, e tornò a Padova per laurearsi.

Nel 1955 discusse con Umberto Padovani, docente di filosofia morale la sua tesi di laurea su "Lo storicismo tedesco da Dilthey a Weber". Nel 1956 vinse la borsa di studio dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici, presentato dallo storico delle religioni Raffaele Pettazzoni. Successivamente il rettore lo nominò suo assistente. Toni Negri era in quel periodo sostenuto dal filosofo socialista Norberto Bobbio.

Nel 1958 entrò nel Partito Socialista Italiano, per il quale il 6 novembre 1960 fu eletto consigliere comunale. In questo periodo Negri maturò una sistematica critica alla politica del Partito Comunista Italiano, e la scelta socialista gli permise di fare carriera nel mondo politico italiano. Iniziò a lavorare con Raniero Panzieri, uno degli uomini più influenti del PSI, sulla rivista marxista Quaderni Rossi; in seguito scrisse sul quindicinale socialista Progresso Veneto e diventò collaboratore della Marsilio Editore, il cui proprietario era Cesare De Michelis, italianista, fratello del politico Gianni, amico di Paola Meo (ex-moglie di Negri). In quel mondo laico e trasversale strinse amicizia con Marco Pannella, all'epoca giornalista de Il Giorno, con cui Negri ha sostenuto di avere una sorta di generazionale fratellanza.

Toni Negri fondò anche un proprio giornale con Mario Tronti, dopo la parentesi dei Quaderni Rossi di Panzieri: Classe Operaia, che per un certo periodo fu stampato anche nella tipografia di De Michelis, per poi chiudersi nel 1966. Nel 1964 si impegnò maggiormente in campo universitario, scrivendo saggi come Stato e diritto nel giovane Hegel e Dell'analisi dello Stato francese nel Cinquecento, e sviluppò dibattiti con Tronti, Arquati e l'allora ventenne Massimo Cacciari. Nel 1967 ottenne la cattedra di dottrina dello Stato presso l'Università di Padova.

Con l'esplodere delle lotte operaie e studentesche si dedicò di nuovo alla politica. Con Massimo Cacciari e Alberto Asor Rosa Negri fondò il gruppo Contropiano, che tuttavia si sfaldò dopo poco. Poi incontrò un gruppo di studenti (tra cui Oreste Scalzone e Franco Piperno) con i quali diede vita all'organizzazione Potere Operaio, di cui fu il teorico e lo stratega. Anni dopo, nel 1998, sul giornale Il manifesto, Negri definì Potere Operaio una specie di massoneria mozartiana. Già nel 1975 il gruppo si frantumò, per poi sciogliersi in gran parte nell'area dell'Autonomia Operaia.

Nel 1971 fu tra gli 800 firmatari del documento pubblicato sul settimanale L'Espresso contro il commissario Luigi Calabresi.

Verso il 1977 Negri scrisse il saggio Cartesio, Proletari e Stato, ma più importante fu Il dominio e il sabotaggio, elaborato proprio per il movimento del '77 e l'Autonomia, contenente tesi sullo spontaneismo della rivolta e della violenza operaia.

Le vicende giudiziarie ed il periodo francese

Il 7 aprile 1979 fu arrestato con varie accuse, tra le quali quella di essere l'ideologo delle Brigate Rosse e mandante morale dell'omicidio di Aldo Moro. Quasi tutte le accuse, inclusa quelle relative a 17 omicidi, vennero a cadere (per accuse infondate) durante i mesi dell'arresto.
Sessione del Parlamento: Toni Negri,Giovanni Negri, Adelaide Aglietta, Marco Pannella, Spadaccia (1983)
Sessione del Parlamento: Toni Negri,Giovanni Negri, Adelaide Aglietta, Marco Pannella, Spadaccia (1983)

Nel 1983, mentre era ancora in prigione in attesa di prove (cioè in carcerazione preventiva), Toni Negri accettò la proposta di Marco Pannella di candidarsi alla Camera (nelle circoscrizioni di Roma, Milano e Napoli, anche se non come capolista) per il Partito Radicale. Pannella desiderava una candidatura critica, e sostenne che Negri fosse vittima di leggi repressive imposte dai vertici del PCI. D'altro canto Negri promise di lottare per la liberazione dei detenuti arrestati a causa delle "leggi speciali". La allora moglie di Negri, Paola, si era fra l'altro iscritta al PR.

Assunta la carica di deputato fu scarcerato, ma il 27 settembre il Parlamento concesse l'autorizzazione all'arresto: l'astensione dei radicali, contrari per principio alle votazioni, ebbe un peso determinante nell'esito della votazione; dietro proposta del PCI, si votò anche sulla sospensiva, che fu respinta per pochi voti.

Nel frattempo però Negri si rifugiò in Francia grazie all'aiuto di Donatella Ratti (da cui ebbe una figlia, Nina) e di Nanni Balestrini, con l'impegno di rientrare in Italia dopo un giro di conferenze nelle capitali europee, affrontando un processo di estradizione a Parigi e poi rientrando per farsi arrestare e suscitare un "caso"; si sarebbe candidato di nuovo con il PR alle elezioni europee.

Una volta a Parigi però Negri cambiò idea, suscitando le ire di Pannella che, dopo aver atteso per settimane il suo rientro in Italia, gli scrisse una lettera aperta su Il Corriere della Sera in cui lo accusò di aver disatteso il proposito di lottare per la liberazione dei "compagni" ancora in carcere.


Ultima modifica di il Ven Feb 08, 2008 1:15 am - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeVen Feb 08, 2008 1:15 am


In Francia Negri rimase per ben 14 anni, come scrittore e docente universitario, avvalendosi della Dottrina Mitterrand che non consentiva le estradizioni per reati politici e d'opinione. Insegnò all'Università di Parigi (Saint Denis) ed al Collegio Internazionale di Filosofia, fondato da Jacques Derrida. Nel 1990 fondò con Jean-Marie Vincent e Denis Berger la rivista Futur Antérieur, che cessò le pubblicazioni nel 1998. Anche se non poté impegnarsi in attività politiche per via dello specifico divieto che la legislazione francese impone agli esiliati politici, durante la permanenza francese Negri scrisse numerosi testi politici; grazie alla sua produzione filosofica, nel 2005, Le Nouvel Observateur lo inserì tra i venticinque "grandi pensatori del mondo intero", unico italiano assieme a Giorgio Agamben [1].

In Italia fu processato per i reati di associazione a delinquere e insurrezione armata contro i poteri dello Stato: nel 1984 venne condannato a trent'anni di carcere. Nel 1986 gli vennero attribuite pene supplementari per responsabilità morale in atti di violenza fra attivisti e polizia negli anni Sessanta e Settanta. Il suo caso ha attirato l'attenzione di Amnesty International, che accusò le autorità italiane di aver commesso irregolarità nella procedimento contro Negri e di aver manipolato la vicenda[citazione necessaria].

La pena fu ridotta, in appello, a 17 anni di reclusione; nel 1997 Negri rientrò volontariamente in Italia per finire di scontarla, anche pensando di promuovere la sensibilizzazione nei confronti delle centinaia di fuggiaschi e di detenuti( tra cui Adriano Sofri, ex-leader di Lotta Continua) condannati per fatti avvenuti durante gli "anni di piombo".

Finì di scontare la pena (sotto forma di reclusione, e, in seguito, di semi-libertà tra Rebbibia e la sua casa di Trastevere) nella primavera del 2003: sto riprendendo il mio lavoro politico - disse, e - con il mio ritorno, vorrei dare una spinta alla generazione che è stata emarginata dalle leggi anti-terrorismo degli anni Settanta in modo che ancora partecipi alla vita pubblica e democratica. Oggi vive con l'attuale compagna, Judith Revel, tra Venezia e Parigi.

Impero e Moltitudine

Nel dicembre del 2001 - a pochi mesi dagli attentati al WTC di New York e all'inizio della cosiddetta "War on terrorism" - il settimanale Time inserì Antonio Negri tra "le sette personalità che stanno sviluppando idee innovative in diversi campi della vita moderna"
La motivazione di questa scelta risiedeva nell'enorme successo mondiale del saggio di Negri Impero - scritto con Michael Hardt e uscito negli USA nel 2000 - e dalle recensioni di molte testate giornalistiche mondiali che segnalarono il libro come un un testo fondamentale nell'analisi della globalizzazione e della storia economica e sociale contemporanea [4].
Definito da alcuni il nuovo "libretto rosso" di diversi movimenti no-global, no-war o altermondialisti nati a partire dalla rivolta di Seattle del 1999, questo testo ha suscitato un grande dibattito teorico: Fredric Jameson, docente emerito di letteratura comparata alla Duke University, citato da Le Monde definì Impero "la prima grande sintesi teoretica del nuovo millennio"

A "Impero" fece seguito nel 2004 la pubblicazione di Moltitudine dove, dopo lo studio delle dinamiche globali affrontate in Impero si passa all'analisi dei soggetti sociali in grado di costruire una "democrazia gobale" in alternativa alla catastrofe, anche ecologica, causata dal dominio economico e bellico dell'Impero. Infine nel 2006 lo studio di tali dinamiche venne integrato da un nuovo saggio, Movimenti nell'impero. Passaggi e paesaggi.

In questi studi gli autori delineano lo svilupparsi di nuova forma di sovranità globale, derivante dalla crisi degli stati-nazione moderni, e che chiamano, appunto, Impero, sottolineandone la differenza con l'imperialismo visto come una delle fasi storiche dello sviluppo e del passaggio della sovranità degli stati-nazione al "nuovo ordine globale". L'Impero è l'entità sovranazionale caratterizzata e fondata su uno stato di perenne crisi, in cui i conflitti interni - tra gli stessi soggetti multinazionali capitalistici - sono regolati dalla guerra che è anche meccanismo produttivo e normativo.

L'Impero serve a garantire la sopravvivenza dell'economia neoliberista, fondata sulla sussunzione delle risorse umane e materiali del pianeta e sulla espropriazione della ricchezza socialmente prodotta, produzione di tipo postfordista in cui l'egemonia produttiva è delle forze lavoro intellettuali e immateriali, a differenza del ciclo fordista precedente in cui erano predominanti quelle materiali. In questo contesto la categoria marxista di proletariato non coincide più con la sola classe operaia, ma si estende a tutte le fasce sociali soggette alle forze dominanti dell'Impero e della nuova "produzione bio-politica". Solo la "moltitudine" - termine con cui gli autori definiscono la miriade di soggetti sociali sottoposti alle forze dominanti -, in quanto "globale" al pari delle forze agenti nell'Impero, sarebbe in grado di abbatterlo sostituendo una reale democrazia globale alle sue forme di governo, sì globali ma organizzate in una forma costituzionale piramidale, formata da matrici e strati di cui fanno parte gli stati-nazione riuniti nel G8, la WTO, la Banca Mondiale, i club di Parigi, Davos, Londra, le multinazionali, ma anche altri stati-nazione e molte ONG.

In questo scenario la guerra stessa si trasforma: non più conflitto dichiarato tra differenti stati-nazione e strumento per la salvaguardia e l'estensione di interessi imperialistici di una sola nazione, ma guerra globale permanente, caratterizzata dall'ossimoro dell'emergenza come norma necessaria a gestire globalmente i flussi di materie prime, delle merci, dei capitali e, ovviamente, delle persone. Quindi gestione policentrica di conflitti regionali, guerra asimmetrica, attività di repressione poliziesca, controllo delle frontiere, guerra al terrorismo: tutte attività considerate specificazioni del medesimo conflitto globale permanente.

L'importanza del lavoro di Negri - in questi tre saggi sulla globalizzazione stabilmente in collaborazione con Hardt - è testimoniata anche dall'attenzione dei suoi detrattori per la sua opera. Al riguardo vi sono voci di critica a Negri "da sinistra" attaccando in particolare la sua tesi che trova inadeguata per il presente la classica categoria marxista-leninista dell'imperialismo, quello statunitense in particolare. Ma altrettanto si può dire delle critiche di parte neoliberale, come dimostrato da una lunga recensione di Francis Fukuyama a "Moltitudine" apparsa sul New York Times in cui l'economista e filosofo americano della cosiddetta "fine della storia", pur criticando l'approccio marxista ed egualitario di Negri e Hardt, ammette tuttavia la loro problematizzazione della "governance globale" è indubbiamente reale

Un curioso giudizio su "Impero" è stato espresso dal senatore a vita Francesco Cossiga, vecchio amico di Negri dai tempi dell' Azione Cattolica, che ha ricevuto dall'autore una copia del libro: Hanno scritto che è la teoria degli antiglobal, ma non è vero. Intanto Negri riconosce alla globalizzazione dei meriti, soprattutto quello di aver portato al superamento degli Stati nazionali. E poi, a differenza degli antiglobal, Negri non crede che gli Stati Uniti siano il centro dell´impero, e nel suo testo non c´è traccia di pauperismo.

Vicende recenti

A proposito delle indagini sulla sua persona nel 2003 durante una trasmissione di LA7 L'infedele riferì che quando era a Parigi l'allora Presidente del Consiglio e segretario del PSI Bettino Craxi gli fece sapere che i servizi stavano architettando qualcosa su di me, consigliandomi di essere cauto. Per questo ancora gli sono grato. Nella stessa trasmissione solidarizzò con l'"avversario politico", accusando la magistratura italiana di aver ordito un "complotto" contro il PSI, allo stesso modo in cui lo avrebbe fatto negli anni Settanta con l'Autonomia Operaia.

Nel 2005 espresse il suo assenso nei confronti della Costituzione Europea, posta in quel momento al vaglio dell'elettorato francese. Questo scatenò un'accesa polemica, nella quale Negri venne accusato di un cedimento rispetto alle sue aspirazioni rivoluzionarie e di essere diventato "liberal-realista". Negri replicò autodefinendosi un "rivoluzionario-realista".

Il suo ultimo libro, intitolato Goodbye Mr Socialism (2006), partendo dal 1989 analizza lo stato di salute e il destino delle sinistre oggi.

È tra gli ispiratori delle riforme costituzionali del presidente venezuelano Hugo Chàvez. Il 15 agosto 2007 Toni Negri era presente nel parlamento venezuelano, mentre il presidente Chàvez illustrava i cambiamenti della Costituzione. In diretta televisiva Chàvez ha salutato Negri.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeVen Feb 08, 2008 11:36 am

hai scritto cosi perchè pensavi che non conoscessi la sua storia?? e che di conseguenza parlassi a vanvera o c'è un altro motivo? non mi hai detto nulla di nuovo.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeVen Feb 08, 2008 4:25 pm

JamTripper ha scritto:
hai scritto cosi perché pensavi che non conoscessi la sua storia?? e che di conseguenza parlassi a vanvera o c'è un altro motivo? non mi hai detto nulla di nuovo.
L'ho messa per chi non la conoscesse.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeVen Feb 08, 2008 5:39 pm

comunque con conoscere non intendo leggere la sua biografia da qualche parte, significa averlo seguito aver letto i suoi pensieri e non basarsi a ciò che si è sentito dire...ma qua è facile additare la gente come terroristi e...va beh mi fermo qua.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeDom Feb 17, 2008 12:54 pm

.....anche leggendo il libretto rosso di mao tse tung sembrerebbe k abbia fatto della cina un paradiso......invece k averla fatta sprofondare nel baratro del sangue della grande rivoluzione culturale proletaria....

in più

anche berlusconi è stato prosciolto da tutti i suoi processi....ma non credo k sia così innocente......vedi x esempio l'ultimo.....
in più ribatto

prova a chiedere a qualcuno k faceva militanza negli anni di piombo, magari proprio intorno a radio sherwood, quale fosse il ruolo di toni negri....

ps
il libro più famoso di negri è "impero" una volgare scopiazzatura mal riuscita dell'opera "imperialismo, fase suprema del capitalismo" di lenin....anche se toni negri ha detto k non si è ispirato a quell'opera lo fa' cmq dalla prima fino all'ultima pagina...e non conclude nulla visto k dipinge un quadro già superato da anni e non focalizza le reali dinamiche imperialistiche.

xò vorrei superare questo discorso e questa discussione stagnante

ci siamo presi le incazzature reciproche ma questo forum è stato creato x unire gli studenti e non x dividerli

chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitimeMar Feb 19, 2008 3:58 pm

red_dreamer ha scritto:
.
chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole
Io perchè hai bestemmiato....

non ha scopiazzato da Lenin negri, ha solo provato a mescolare 2 sue opere e ad adattarle all'Italia con esito tragicomico..... lo ho letto l'opera di lenin, e già li si navigava volentieri nell'utopia tanto che per la gran parte l'ho dimenticata.
Toni negri è molto più pragmatico come tipo e provando a fare l'adattamento lo si è visto chiaramente, peccato che il libro sia diventato la schifezza che è.
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MessaggioTitolo: Re: Collettivo Scalcerle   Collettivo Scalcerle - Pagina 2 Icon_minitime

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